martedì 25 novembre 2008

A volte bastano poche parole

E' una lettera del 2003 e il fatto che oggi sia attuale come allora la dice lunga sulla cappa mediatica ed ideologica che avviluppa obesità e persone obese. E' di Roberto Perrone, giornalista del Corsera, e ne propongo una piccola parte, col consiglio di leggerla tutta.

"Vogliono veramente aiutarmi? Mi trovino una giacca di Armani della mia taglia. Voglio entrare in un qualsiasi negozio e acquistare una camicia della mia misura, voglio salire su un aereo e non dover chiedere la prolunga per la cintura, voglio andare allo stadio e trovare posti comodi. Voglio una vita normale con i miei due corpi, basta discriminazioni. Non spaccio, dico poche parolacce, non sono contagioso, non sono socialmente pericoloso. Non voglio diete, voglio solo le cose un po’ più grandi. Questo è l’unico modo di aiutarmi, altro che scrivere sulle merendine .
Mi fumo un toscano alla mia e alla tua salute e colgo l’occasione, nel porgerti i miei più cordiali saluti, per auto-denunciarmi: se passa l’andazzo, come è già successo, di licenziare i grassi (una volta lo facevano con gli omosessuali) sai dove trovarmi."

5 commenti:

  1. Giustissimo, e ben scritta.
    Un vero peccato che dopo 5 anni stiamo ancora così :(

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  2. Non si sta esagerando? Gli obesi sono malati...... Non capisco a che scopo negarlo.......

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  3. L'articolo non nega che l'obesità sia una malattia (io invece parlerei di patologie legate all'obesità, ma vabbè, non sottilizzo. Mai. :P). Perrone chiedeVA solo un trattamento diverso per questi "malati".
    Un trattamento che non contempli video come questo magari: http://www.youtube.com/watch?v=iPldTuBkZJY
    Che poi io lo guardo 'sto video e sorrido, ma quando mi ricordo che potrei essere la donna di cui quell'uomo *deve* avere orrore m'inca**o... :P

    Layla

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  4. Lei dice: voglio salire su un aereo e non dover chiedere la prolunga per la cintura, voglio una vita normale con i miei due corpi, basta discriminazioni.

    Il punto è che non si tratta di discriminazioni, se ogni tipo di servizio dovesse adattarsi alle Sue esigenze, che non sono quelle della massa normo-peso, allora si che ci sarebbe una discrimazione all'inverso. Dovrebbe invece fare voto di umiltà e ringraziare che esistono servizi adatti alla sua taglia. Vuole una giagga di Armani della sua misura? Il signor Armani è libero di decidere quali capi confezionare secondo i propri criteri d'immgine. Dimagrisca, ne guadanerà in salute e in minor quotidiane frustrazioni.

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  5. Cara Lara
    le ho risposto direttamente con un nuovo post sul blog
    Grazie per lo spunto, a presto

    Paolo

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