martedì 24 dicembre 2013

A Natale sii buono con ciccione e ciccioni



Ecco, ci siamo, l'ora ipsilon è arrivata, Natale è domani ma già da oggi tu che mi leggi, tu che sei normopeso, puoi cominciare ad essere più buono, gentile e consapevole con i tuoi familiari, amici e conoscenti obesi. Come? Niente di più facile, seguimi:

1. Sono grassa, e lo so io meglio di te
Se c'è una cosa che io so è come è fatto il mio corpo. Tu magari non mi hai vista nuda ma io sì, e di certo anche a te sarà capitato di andare da un medico. Inoltre, poiché sono in effetti cicciona e non da ieri, perché non ci si diventa in un giorno solo, puoi star sicuro che ci sarà qualcuno, magari moltissimi, che me lo hanno fatto notare.
So che dicendomi Ma no! Tu non sei grassa! pensi di farmi un piacere, in realtà quello che mi stai dicendo è che se fossi grassa farei schifo. Quindi mi stai dicendo che sono tutte quelle cose che comunemente associ all'obesità (pigra, compulsiva, senza speranza), e che insomma faccio schifo. Riflettici ok?

2. No, non sono a dieta
Lo so lo so, da quando sei nato/a ti dicono tutti dappertutto che se metti su qualche chilo devi dimagrire e che per dimagrire devi fare una dieta. Lo hanno ripetuto tutti, addirittura intorno alle diete si è sviluppata la più impressionante filiera di business mai nata intorno al corpo degli uomini, anche, e delle donne, soprattutto.
Ma le diete fanno male e fanno ingrassare, oltre al fatto che non ci sono quasi evidenze che dimagrire migliori effettivamente la salute, tanto che ormai il discorso si è spostato sull'attività cardiovascolare, sulla "fitness", che non conosce taglie.
Ma, sia come sia, come persona cicciona puoi essere certo/a che ho ricevuto consigli dietologici da chiunque nella mia vita, anche non richiesti (soprattutto). Puoi essere certo/a che abbia vagliato a lungo la faccenda. E so che se mi mettessi a dieta forse stavolta morirei. Per quello ho adottato l'approccio HAES, per quello intendo prima di tutto star bene. Ma, soprattutto, sono fatti miei. Non ti avvicinare a Natale per criticarmi se ho preso una fetta di Pandoro, o per sorridermi con compiacenza. Sii buono/a, pensa alla tua salute e lascia a me la mia, ok?

3. Non pensare che io mi detesti
Non è che perché sono grassa passo il mio tempo a criticare come sono fatta. Sì, è possibile che abbia passato dei momenti grigi, e sicuramente non mi è mancato chi mi ha fatto notare che non rispetto gli standard sociali dei normoforma e che una figura come la mia non è apprezzata da certi stilisti. Puoi star sicuro che non ho avuto vita facile. Però sai a me piace vivere, mi piace sorridere al sole e respirare a pieni polmoni, mi piace camminare e giocare, scrivere e leggere, e sono tutte cose che il mio corpo mi consente di fare. Io adoro il mio corpo, ne sono innamorata.
Se ci riesci, non ti avvicinare a me con quel tuo fare preoccupato per dirmi che tu, che sei normopeso, ti fai schifo per due grammi di pancetta in più di quello che vorresti. So che vorresti sodalizzare, ma io sono su un altro pianeta, e quello che stai facendo è dirmi che io dovrei sentirmi malissimo per come sono fatta. Non è così. Rassegnati. E riflettici, ok?

4. Sei sicuro/a che ti puoi lamentare?
Fallo pure. Ma magari aspetta che mi sfoghi io. Soprattutto se siamo andate/i insieme a guardare un po' di vetrine, magari a provare qualche abito. No, dico, ti sei accorta di quanta scelta hai tu e di quanta ne ho io? Hai mica notato che per te c'è un intero magazzino e per me un piccolo angolo di vestiti "speciali" a doppio del prezzo e metà del colore? Un pugno di vestiti da suora (con tutto il rispetto per le suore) che non rientrano proprio nel mio gusto. Quindi ok, vieni qui, lamentati pure del fatto che quella camicetta costa troppo. Ti ascolterò. Ma prima ascolta me quando mi arrabbio perché mi hai portato in un posto che non rispetta quello che sono. E alla fine dei giochi, visto come stanno le cose, sei sicura di star bene qui?

(fonte foto)





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