lunedì 19 gennaio 2009

No, i diritti non sono negoziabili

Nel leggere alcune risposte ai post precedenti viene da chiedersi fin dove si possa spingere l'approccio violento all'obesità, quell'approccio che trasforma una condizione specifica di una persona qualunque (l'essere obeso) in una comoda via per emarginare quella stessa persona potendo spesso peraltro contare sulla non riflettuta "complicità" di terzi.

Layla segnalava un caso di cronaca, l'ennesimo, da dove emerge come in Italia persino in un ambiente ospedaliero l'obeso sia talvolta (spesso?) un individuo dimininuito, con un minore accesso ai diritti della persona. Un caso plateale che, al di là dei dettagli della vicenda, non fa altro che testimoniare come il pregiudizio antiobeso sia diffuso ovunque. Ad opporvisi sono singoli individui che, vuoi per storia personale o per diretta conoscenza/amicizia di e con persone sovrappeso sono anche consapevoli dell'aggressione sociale di cui sono vittime.

La conoscenza di obesi e obese è infatti la sola cosa che spesso, e non sempre, differenzia chi discrimina in base alla ciccia e chi invece in un ciccione vede prima di tutto una persona, così come in un individuo di colore o in uno col naso grosso. Frequentare obesi può contribuire evidentemente a far crollare in molti il pregiudizio coltivato da industrie multimiliardarie e massmedia.

Come insegna la storia segnalata da Layla e centomila altri episodi in cui gli obesi si imbattono nel corso della propria vita, una delle verità più difficili da mandar giù per i ciccioni è che il rispetto dei propri diritti di individuo non sia ciò che è per gli altri, che laddove per una persona non obesa sarebbe naturale ricevere un certo trattamento, quel trattamento ad un obeso può essere negato, e viene anzi fornito solo dinanzi a proteste, e talvolta ad azioni legali in piena regola.

E' difficile imparare a difendere i propri diritti e il proprio status di individuo, anzi la pressione sociale castrante è così pronunciata che spesso si viene indotti a non rivendicarli, spinti invece a rinunciare e accettare il killeraggio di chi vorrebbe che l'obeso o l'obesa non partecipassero alle attività sociali. Eppure difendersi è fondamentale, perché farlo, con tutti i mezzi legali a disposizione, significa dare una chance agli altri obesi di non incorrere in quella stessa discriminazione, e a chi ha compiuto quella discriminazione di riflettere sui paraocchi che si è lasciato o lasciata mettere addosso.

La legge scritta sancisce una parità tra le persone, e non ammette discriminazioni sulla base della forma del proprio corpo, è necessario però non rinunciare mai a questa parità, e anzi difenderla ad ogni costo, perché si trasformi in un sentire condiviso. Abbattere certi pregiudizi significa prima di tutto comprendere che i propri diritti di individuo non sono mai negoziabili, né è legittimo rinunciarvi. Obesi o non obesi - come si vede - poco importa.

9 commenti:

  1. "Stand up for yer rights"

    e se non tu chi?
    Bello bravo ottimo

    l'"obeso"

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  2. A me è sembrato ridicolo che in un ospedale, "sede naturale" degli obesi visto che sono malati (passami 'sto sillogismo), non fossero attrezzati per trattare l'obesità.

    Per il resto sono sicura che molte persone grasse riescano ad evitare la discriminazione strisciante con un bel sorriso e tanto coraggio (e frequentando persone intelligenti), per fortuna.


    "Frequentare obesi può contribuire evidentemente a far crollare in molti il pregiudizio"

    Sì, ma non è mica una cosa positiva. (dicono)
    In un certo articolo ho letto che frequentare un obeso porta le persone a "considerare normale una forma anormale" e quindi ad ingrassare perché non preoccupati di assumere forme abbondanti.

    Vedere la ciccia fa il lavaggio del cervello meglio dei programmi di Maria De Filippi.

    Io però non ho questo fantastico superpotere perché tutte le mie amicizie sono sempre state e rimaste magre, quando non magrissime.

    Baci,
    Layla

    normale: che segue la norma, la consuetudine
    normale: la media di infinite anormalità

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  3. Non credo che quella povera signora sia stata la sola trattata male in quel nosocomio!
    Basta andare in molte case di cura del Sud, dove gli anziani ospiti sono lasciate in condizioni pietose. Tutti, indiscriminatamente, leggeri e pesanti.

    Il problema che e' stato segnalato e' piu' ampio e riguarda la sanita' italiana, ottima sulla carta e pessima nei fatti.

    Gli ospedali italiani non fanno schifo solo perche' non sono attrezzati per le persone molto obese. Ci sono tante altre ragioni per cui fanno schifo.
    ;-)

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  4. Ma non si può fare un sindacato??

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  5. Non mi pare che si comporta meglio chi ti guarda con compassione come se fossi un bambino indifeso.......... Invece di avvocati dovrebbe esserci tutto un altro atteggiamnto... Dubito che una causa legale faccia qualcosa......
    Ciao a tutti

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  6. @ Layla
    ho letto anche io qualche news su quello studio ma mi piacerebbe proprio leggere il report.
    L'obesità come virus ci mancava ;)

    @ Marly
    Penso che molti ciccioni abbiano una sensibilità notevole sulla discriminazione per quello che vivono ogni giorno.
    Sono totalmente d'accordo con te sugli ospedali. Ma ci sono anche casi in cui la sala è pulita, il medico è bravissimo, tutto funziona a meraviglia ma la barellina su cui devi stenderti è più stretta della tua coscia.

    @ Anonimo 3
    Una nuova cultura, sconosciuta in Italia, quella del rispetto delle diversità, non nasce dal niente, secondo me nasce dall'informazione, dalla discussione e almeno per certi aspetti molto pratici, che possono però poi partorire cose anche più rilevanti, persino dalle aule di un tribunale.
    Ragioniamoci ancora.

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  7. ciao carissimo... hai perfettamente ragione... le persone sono più numerose nei negozi di marca che ai mercatini. e la crisi dove la mettiamo????

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  8. x Paolo, carina la foto del post! Ricordi dove l'hai trovata?

    Layla

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  9. @ Layla

    Macché... sai che dovrei assolutamente mettere le fonti delle immagini, anzi dal prossimo post lo faccio senz'altro. E' che un po' di cose me l'ero salvate qui e li' :S

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