martedì 25 agosto 2009

Brasile, il pudore del ciccione


Attendere la metropolitana in piedi è lo sport preferito del viaggiatore ciccione, spesso impossibilitato dalla mole di servirsi dei sedili standard. Per questo in Brasile si stanno installando sedili speciali, pensati proprio per la popolazione obesa.

"L'obiettivo è quello di far sedere comode anche le persone con qualche chilo di troppo. In Brasile, i dirigenti della metropolitana di San Paolo hanno deciso di far installare alle fermate e sui vagoni dei sedili speciali, più larghi di quelli tradizionali. Un modo per venire incontro al tasso di obesità della popolazione, in continuo aumento.

Sopra ad ogni sedile sono riportati dei cartelli - come quelli sulle metropolitane e i bus italiani - attraverso i quali cui viene spiegato che sono riservati agli obesi. I sedili, di colore blu, sono quasi il doppio di quelli tradizionali ma, soprattutto, sono in grado di sopportare pesi di centinaia di chili senza rompersi.

Peccato che, ad oggi, la trovata non stia raccogliendo molti apprezzamenti da parte dei diretti interessati. Sembra, infatti, che le persone obese si vergognino ad usarle. "Forse non vogliono rendersi conto di essere grassi - spiega un dirigente della metropolitana - oppure non vogliono essere paragonati ai pensionati e ai disabili, cui sono riservati altri sedili".
Vi sarebbero obesi, quindi, che non utilizzano i sedili, perché si vergognano della propria condizione. Un dato che dovrebbe far riflettere tutti sulla gravità dell'aggressione multimodale e mediale che i ciccioni subiscono a tutte le latitudini.

Il Brasile è un paese tradizionalmente difficile per le persone obese, visto il culto della forma umana standard che impera soprattutto nelle grandi città, eppure è proprio da lì che arriva questo piccolo importante segnale di civiltà, sotto forma di "posto doppio". Spero che gli obesi brasiliani inizino presto ad usarlo e smettano di vergognarsi della propria forma. Ma spero soprattutto che l'idea trovi rapidamente aficionado anche in Italia. Ho la sensazione che da noi i cicci e le ciccie, che pure vivono in un regime di costante discriminazione, potrebbero superare più facilmente i complessi indotti da una società malata e occupare, letteralmente, lo spazio che meritano.

1 commento:

  1. Adoro che si dedichi un briciolo d'attenzione alla questione 'panchetti'! Mi ci siederei anche se, fortunatamente, quando necessario gli arredi urbani (della mia città) mi sostengono (e fu così che il giorno dopo fece a pezzi una panchina :P).

    In generale le sedie in plastica dura con gambe in metallo (acciaio) reggono anche pesi molto molto alti, fare sedie un minimo "resistenti" non dovrebbe essere costoso.

    Non ho capito se questi sedili sono colorati di blu tipo parcheggi gialli riservati ai disabili.
    Se non è questo il motivo avrebbero potuto farli bianchi... siamo sempre là: chi vuole "dichiararsi" pubblicamente malato, in difficoltà, vecchio e malandato, strano, parte debole?
    Abbiamo paura di essere umani.

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