giovedì 11 marzo 2010

Canada, nuove ambulanze bariatriche

Succede in Canada, paese nel quale i diritti della popolazione obesa trovano spazio sempre più spesso nelle cronache e nei tribunali. L'ultima novità degna di segnalazione arriva dalla città di Winnipeg, poco più di 600mila abitanti, che sta adottando le prime ambulanze ideate, costruite e pensate per il trasporto e la cura delle persone obese, in particolare per chi pesa più di 250 chilogrammi. Una iniziativa che si aggiunge a quelle già intraprese in altre città canadesi, e che testimonia un'attenzione verso una minoranza così ampia della popolazione condivisa solo in taluni altri paesi anglofoni.

Stando alle notizie di stampa, fino ad oggi i soccorritori del dipartimento locale dei Vigili del Fuoco hanno dovuto arrangiarsi adattando le normali ambulanze (vedi foto) alle necessità di una popolazione che sempre più spesso è obesa. I responsabili spiegano che la prima delle nuove ambulanze, invece, prevede sistemi idraulici per consentire ai paramedici di gestire più facilmente barelle rinforzate con pazienti anche molto pesanti nonché tutta una serie di strumenti a bordo, dalle cinghie di sicurezza fino agli utensili medici, pensati proprio per la cura del paziente obeso.

I responsabili del servizio ritengono che tutte le città, almeno le mediograndi, debbano dotarsi di questo genere di ambulanze, visto l'alto numero di obesi e il rischio di incidenti agli stessi soccorritori. Allo studio, inoltre, anche sistemi di assistenza ed intervento capaci di rispondere alle più diverse difficoltà tipicamente incontrate dai paramedici, come il trasporto di pazienti molto obesi al di fuori delle proprie case, talvolta poco accessibili, e magari prive di ascensore.

In Italia, e in molti altri paesi, le difficoltà logistiche legate al trasporto fino ad oggi pensato solo per i mediopeso hanno avuto talvolta conseguenze drammatiche, persino letali in casi in cui i pazienti non hanno potuto raggiungere le strutture mediche necessarie. Anche da noi, comunque, qualcosa si muove, c'è chi inizia ad adattare ambulanze per le nuove esigenze e non manca il dibattito tra gli operatori. Ancora assente, però, una reale consapevolezza del problema a livello politico, in assenza della quale eventi tragici o incidenti continueranno evidentemente a verificarsi. Con buona pace di persone come Paul Lapointe, che guida i servizi di pronto soccorso mobile di un'altra città canadese, Calgary, secondo cui "è importante far capire alla gente che le persone obese non sono cittadini di seconda classe".

(fonte foto)

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