venerdì 26 marzo 2010

Obesi, i più odiati a scuola

Quella che segue è la traduzione della testimonianza che una docente statunitense ha lasciato su un sito prezioso pensato per raccogliere esperienze di infanzia di persone che all'epoca erano obese. Credo che siano parole che suonino familiari a moltissimi italiani e che siano utili per capire in che modo anche i bambini non obesi finiscano spesso per essere vittime dei comportamenti deteriori degli adulti:
"(...) La scuola è sempre stata la parte migliore e quella peggiore della mia vita. Ho 30 anni e vado ancora a scuola cinque giorni alla settimana, dall'altra parte della cattedra. A casa ho imparato quanto valgo. Sono stata cresciuta per essere forte, intelligente e indipendente. E magra. Ma non lo sono.

La scuola ha preso tutto ciò che di buono c'era in me e l'ha spappolato su una piccola scrivania. Immaginatevi essere alti e grassi e occupare tre sedili nello scuolabus. Da sola avevo difficoltà persino ad entrarci. Le scrivanie con le sedie agganciate (molto usate negli USA, ndr.) erano sempre un incubo. Da alunna non riuscivo mai a sedermi bene a scuola. Piccoli armadietti o le divise da ginnastica certo non mi rendevano felci. L'anno che decisi di giocare a basket l'ho passato in panchina. Addominali e parallele mi facevano venire la nausea... Manco a dirlo, diventai l'ombra di una ragazza, timida e tranquilla. Camminavo a testa bassa.

Nella vita ho lavorato senza imporre me stessa su nessuno. Ma sono stata spinta, schiacciata, urtata e offesa. E lo sono ancora. Ogni giorno passo attraverso una mensa piena di ragazzi della scuola. Che ridono e sbeffeggiano dietro le spalle perché sono obesa. Avrei voluto che negli anni della pubertà qualcuno mi dicesse di camminare a testa alta, e di sorridere, e mi ricordasse quanto ero intelligente e bella. Non lo ha fatto nessuno.

E così vado a scuola ogni giorno cercando di fare la cosa giusta, per assicurarmi che nessun bambino debba crescere con l'odio che gli adulti dimostrano ai bambini e che i bambini si portano a scuola. Essere grassa non è sbagliato, è parte di ciò che sono (...)".

2 commenti:

  1. L'odio degli adulti si trasmette sempre ai loro figli...

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  2. purtroppo le cicratrici che ci si porta dietro nessuno potra' mai farle sparire...
    ma oggi io so' quanto valgo

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