domenica 9 maggio 2010

Perché alcuni sembrano non ingrassare mai?

Grazie a Layla ecco di seguito la traduzione di un interessante articolo della BBC.

Il Regno Unito è ossessionato dalla minaccia dell'obesità. L'informazione su questo tema cresce insieme al peso medio della popolazione. Il Chief Medical Officer inglese Sir Liam Donaldson ha dichiarato che con l'obesità siamo di fronte a una "bomba a orologeria". Chef VIP come Jamie Olivier hanno diffuso nelle case e nelle mense scolastiche campagne per combattere la guerra al grasso.

Eppure la scienza del peso è meno semplice di quanto suggeriscono a volte i titoli in prima pagina. Perché, per esempio, alcune persone sembrano mangiare tutto quello che vogliono senza ingrassare, mentre altri pur contenendo la propria dieta devono combattere per buttare giù qualcosa?

Nel 1967 un ricercatore medico, Ethan Sims, portò avanti un esperimento nella prigione di stato del Vermont, USA. Chiese a dei detenuti di mangiare il più possibile in modo da aumentare il proprio peso del 25%, in cambio di una riduzione della pena. Alcuni volontari non riuscirono a raggiungere l'obiettivo anche se ci provarono con tutto l'impegno possibile, arrivando ad assumere 10.000 calorie al giorno. Sims ne concluse che per alcuni l'obesità è un traguardo quasi impossibile.

E' con questo spirito che dieci volontari magri - e non a dieta - sono stati reclutati in circostanze più ospitali, per un recente esperimento messo a punto in uno dei documentari Horizon (BBC). I dieci per un mese si sono rimpinzati il più possibile di pizza, patatine, gelato e cioccolata, non facendo ginnastica, e limitando accuratamente ogni movimento.

Gli amici mi odiano
La studentessa di medicina Katherine Hanan, 21 anni, afferma di non essersi mai messa a dieta o fatto sport, prima dell'esperimento. "Ho sempre mangiato qualsiasi cosa rimanendo molto magra. Sono veramente fortunata e gli amici mi detestano," spiega.

Durante lo studio, Katherine e gli altri volontari hanno dovuto raddoppiare l'apporto calorico giornaliero, che variava dalle 3.500 delle donne alle 5.000 per gli uomini.

L'esito del processo potrebbe rafforzare le teorie del dottor Rudy Leibel della Columbia University (New York), che crede che tutti abbiano un peso naturale biologicamente determinato che il nostro corpo si sforza di mantenere, a prescindere che sia magro o grasso. "Il corpo tende a riportarci costantemente al suo peso normale, qualsiasi esso sia," sostiene.

Ma non crede affatto che sia tutto qui. Ci sono altre questioni che influenzano il peso di un essere umano. "Il 50% è dovuto ai geni e il restante 50 probabilmente all'ambiente. Se si possiede il gene della malattia di Huntington la malattia si sviluppa nel 100% dei casi. Questo non avviene con l'obesità."

La quattro settimane di abbuffathon sono state più facili per alcuni piuttosto che per altri.

II volontario Thomas Patel-Campbell, sportivo appassionato e corridore, ha patito per il limite all'esercizio fisico.

Snack e budini
"Mangiare così tanto era facile, visto che quando mi preparo per una delle mie corse mangio più del solito," racconta alla BBC. "Ero uno dei due che non soffriva affatto. Il difficile è stato limitarmi a 5.000 passi giornalieri. Il minimo dell'attività fisica lo toccai una volta che rimasi a casa, lasciandola solo per andare e tornare da McDonald's. Ma anche così avevo totalizzato almeno 8.000 passi."

Katherine descrive uno dei suoi tipici menu giornalieri durante l'esperimento. Il grosso delle calorie lo raggiunge grazie a snack zuccherati e budini.

"Mi sveglio e mangio due pain au chocolat più una grande tazza di cioccolata calda con panna. A metà mattina un pacchetto di patatine ad alto contenuto di grassi o una mousse al cioccolato, qualche volta invece faccio un vero e proprio piccolo pasto. Il pranzo dev'essere sostanzioso - con sheperds' pie e cose simili. Per merenda una mezza vaschetta di gelato. A cena mangio come a pranzo aggiungendo però due budini. Inoltre bevo ogni giorno una pinta e mezzo di latte al cioccolato con... gelato."

A differenza di Thomas, il corpo di Katherine ha rifiutato l'alimentazione forzata - spingendola a vomitare ogni settimana.

Altri due volontari non sono riusciti ad arrivare molto lontano - non potevano consumare tutto quel cibo in un giorno, e non sono riusciti a raggiungere il totale di calorie richiesto.

Un appetito persistente
Dopo quattro settimane Katherine ha preso 3 chili e mezzo - quasi il 7% in più del suo peso. Thomas, invece, ha messo su 5,5 kg - con un aumento della massa corporea del 9%.

Dei due che hanno a fatica raggiunto l'ammontare calorico totale, uno ha preso solo mezzo chilo - un mero 1% di peso in più, mentre l'altro ha visto scendere la sua percentuale di massa grassa, nonostante l'aumento di peso fosse di più di 5 kg.

I risultati evidenziano le diverse reazioni di corpi diversi messi di fronte ad un eccesso di calorie.

Uno degli esperti, la professoressa Jane Wardle, crede che la risposta sia genetica, e passi attraverso il già noto gene FTO. Gli adulti con una variante di questo gene, in media, ingrassano più di chiunque altro. Wardle ritiene che il gene possa influenzare l'appetito, portando alcune persone a non avvertire il senso di sazietà.
Chi non possiede il gene FTO rifiuta più facilmente il cibo. "Non fanno alcuno sforzo, perché non vogliono nemmeno mangiare. Non devono usare forza di volontà e autocontrollo, mentre negli altri la risposta alla vista del cibo non si spegne nemmeno quando hanno già mangiato abbastanza."

Il dottor Leibel osserva che alcune persone, come quelle che non hanno raggiunto il numero di calorie prefissato, hanno un appetito che fluttua appena, senza curarsi di quanto decidano, o gli sia detto, di dover mangiare.

Muscoli, non grasso
Questo funziona nelle due direzioni, spiega Leibel. Se qualcuno perde molto peso, spesso come risultato avrà una fame continua, anche se mangia abbastanza per la sopravvivenza. "Pensate alla cosa come a un termostato, e ognuno di noi ha il suo set-point," aggiunge "quando si va al di sotto di quel punto il corpo inizia ad attuare strategie che obbligano al recupero del peso perso."

E mentre l'eccesso di calorie di solito fa aumentare il grasso corporeo, uno dei volontari in esame ha smentito la regola mettendo su molti chili (4,5 kg) mantenendo la stessa forma corporea. Il peso in più si è trasformato tutto in muscoli invece che in tessuto adiposo, aumentando del 30% il metabolismo del soggetto.

C'è un altro motivo per cui alcuni non ingrassano mai, precisa la dottoressa Carel le Roux, specialista dell'obesità che ha supervisionato l'esperimento. "La ricerca mostra che la tendenza ad accumulare il peso come muscolo o come grasso è geneticamente determinata," spiega.

Quelli che mostravano i segni delle abbuffate dopo la fine dell'esperimento hanno visto ben presto tornare tutto alla normalità, e senza una dieta rigorosa o un aumento dell'esercizio fisico. Thomas conferma che è avvenuto facilmente.

"Dopo la prima settimana," racconta, "i miei pantaloni mi stavano bene come sempre, e non c'è voluto molto per tornare al solito buco della cintura."

2 commenti:

  1. Fino a 26 anni ero esattamente come la ragazza "odiata" citata nell'articolo. Nel giro di 10 anni, senza cambiare nulla nelle mie abitudini alimentari e - io credo - in quelle fisiche, il mio corpo ha detto "e mo' t'arrangi, io ho finito di risolverti i casini!" :)

    Forse prima pur non essendo sportivo facevo più movimento...

    ... però in ogni caso questa sperimentazione è interessante ma lo sarebbe di più se tenesse in considerazione periodi di 20 anni

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  2. Da quel che ho letto io , riguardo al mettere su grasso o muscoli, un soggetto magro che si allena per aumentare la massa corporea, su 5kg ne mette su 3,5 di muscoli e 1,5 grasso. Per un soggetto grasso invece è l'opposto.
    Per quanto riguarda la rapidità di aumento, dipende soprattutto dall'ossatura: un longilineo fa molta più fatica di un brevilineo o di un normolineo ad aumentare, e più va avanti più è difficile continuare.
    La ragazza dell'articolo che non ingrassava nonostante tutto, non ingrassava probabilmente perchè non faceva sport e il suo corpo non assorbiva niente di quel che mangiava(non avendone bisogno).

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