martedì 5 novembre 2013

La scienza denuncia la discriminazione anticicci

Aggrediti, allontanati, insultati, licenziati. E' quello che accade a moltissimi uomini e donne obesi, nel mirino dei normoforma perché "incapaci di controllarsi" e dunque "inabili". Ora la ricerca dimostra ancora una volta come questi pregiudizi discriminatori siano fondati sull'ignoranza. La novità si chiama iperfagia paradossale.

Si tratta di una scoperta che segue le molte già affrontate su queste pagine e che dimostrano quante e ancora sconosciute siano le cause dell'obesità.

L'iperfagia paradossale, spiega ScienceDaily riprendendo le ricerche condotte all'Università di Rouen in Francia in collaborazione con l'Università di Kagoshima in Giappone, è un meccanismo cerebrale che si innesca in alcuni e che moltiplica esponenzialmente il senso dell'appetito. In queste persone, il cosiddetto ormone dell'appetito, la grelina, anziché essere elevato, come si potrebbe credere, tende ad essere più basso del normale. Una certa voracità si deve infatti ad un paradosso funzionale, ad un diverso meccanismo chimico nel trasporto dell'ormone.

"Nella normalità delle persone - spiegano i ricercatori - il controllo del peso e del cibo viene coordinato da un'area specializzata del cervello. Equilibra l'assunzione di cibo a seconda di bisogni ed esigenze. In questo modo, dopo un periodo di eccessi e aumento di peso, un soggetto sano tende spontaneamente a ridurre l'assunzione di cibo fino a tornare alle condizioni di peso precedenti. In molti obesi, invece, il sistema zoppica: nonostante i loro sforzi, continuano a consumare troppo cibo, con la conseguenza di mantenere il peso in eccesso o persino aumentarlo".

La scoperta dei ricercatori è proprio il meccanismo molecolare alla base di questo comportamento. "Le immunoglobuline (destinate a riconoscere tra l'altro la grelina, ndr.) - spiegano gli scienziati - nei pazienti obesi si comportano diversamente. Esprimono maggiore attività verso la grelina di quanto accada in pazienti di peso normale" (...) ed è questa differenza che aumenta "il trasporto di grelina al cervello con una conseguente azione di stimolo dell'appetito".

La speranza dei ricercatori è di individuare nel tempo una modalità che possa riequilibrare l'azione di ormoni e immunoglobuline e portare ad una riduzione dell'iperfagia paradossale. Di interesse segnalare come questa ricerca stia lavorando non solo sugli aspetti emotivi dei disturbi alimentari ma anche su quello della flora intestinale. Come noto, infatti, gli scienziati hanno già evidenziato come la diversa composizione della flora negli individui condizioni in modo estremo il diverso assorbimento di sostanze nutritive e grassi nell'organismo.

Ancora più di interesse, evidentemente, il fatto che nonostante ricercatori di mezzo mondo abbiano dimostrato in questi anni quanto complesse e diversificate siano le cause dell'obesità, nonostante i ricercatori spieghino di non sapere ancora molte cose, buona parte dei media e del sentire comune continui a ridurre l'obesità ad una formuletta: "dimagrisci". Slogan inconsistente e vuoto di significato ma che da solo basta a discriminare ciccione e ciccioni ovunque, in famiglia come sul posto di lavoro.
(fonte immagine)

2 commenti:

  1. Molto interessante per sfatare il mito del ciccione/cicciona che si sfonda volontariamente e a dispetto degli altri di cibo, ma i pregiudizi sono duri a morire... oggi ho provato a spiegare a una persona (in sovrappeso) che mi voglio esattamente così come sono ma voglio essere lasciata in pace e casomai se volessi dimagrire smetterei di prendere il cortisone per l'asma per curarmi con l'omeopatia perché il mio problema non è il cibo ma il cortisone, per tutta risposta mi consiglia caldamente la Dieta dei Campioni... e che ti devo dire... non c'è peggiore sordo di chi non vuole ascoltare... mi sa che io campionessa non ci diventerò mai... ;I

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  2. ahah ti capisco benissimo prali'. accade di continuo. a volte serve: il mio vecchio medico un giorno mi disse che dovevo dimagrire "mica vorrai rimanere brutto?" Fu una bella chiacchierata, mi voleva molto bene. Penso abbia capito :)

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