mercoledì 1 gennaio 2014

2014, l'anno della gioia



Olà ben ritrovati e buon anno!!
Lo sappiamo bene, le diete fanno male. Ma come metterla con le ricerche, come l'ultima, di qualche settimana fa, secondo cui dimagrire potrebbe persino non avere niente a che fare con la salute? In quel caso i ricercatori sostengono che le diete vengono normalmente valutate per quanto peso riescono ad abbattere, con l'implicita affermazione che questo porterà vantaggi nella salute. In realtà, dicono i ricercatori, non c'è nulla che lo dimostri.

Ora, noi sappiamo già che le diete non funzionano e fanno male, sappiamo anche che nonostante falliscano nella stragrande maggioranza dei casi i medici continuano spesso a prescriverle, e cicce e cicci si ritrovano davanti a nutrizionisti pieni di buona volontà. Sappiamo che molti perdono peso, che quasi tutti lo riprendono e che, in cambio, perdono qualcosa in salute e soprattutto finiscono per percepire il recupero del peso come un fallimento personale. Cosa che non aiuta il benessere di nessuno.

Ora però, dicono i tre ricercatori statunitensi dietro l'analisi Effetti sul lungo periodo delle diete: la perdita di peso porta alla salute?, gli studi dietologici raramente prendono in considerazione gli effetti sulla salute delle diete in quel periodo di tempo che intercorre tra il dimagrimento e il recupero del peso. A loro dire non ci sono segnali positivi in nessun indicatore principale: colesterolo, trigliceridi, pressione sanguigna, glicemia, né che vi sia una relazione causale tra quantità di peso perduto e incidenza su questi indicatori.

"Analizzando queste rilevazioni - spiegano gli autori - si sono rilevati miglioramenti minimali in questi indicatori di salute, e nessuno correlato al cambiamento di peso. Alcuni elementi positivi ci sono stati, ad esempio per l'ipertensione, l'uso di farmaci antidiabetici o l'incidenza di diabete e attacchi di cuore. Dal nostro punto di vista si tende a confondere la perdita di peso con i benefici di un modo di mangiare diverso, dell'esercizio fisico e di un migliore rapporto col sistema sanitario". I tre concludono invocando nuove e più approfondite ricerche in merito.

In attesa di ulteriori studi, appare sempre più evidente l'importanza del vero approccio salutista alla complessità che molti cicci e cicce stanno adottando, attraverso una maggiore attività fisica e un rapporto più maturo col cibo. Parlo naturalmente di HAES, quell'Health at Every Size, che promuove una relazione più gioiosa con il proprio corpo e la propria identità, e che coniuga le più recenti rilevazioni mediche con la forza della serenità che emerge dal liberarsi degli stereotipi legati all'obesità.

Volendo quindi farci un regalo per il nuovo anno potremmo riassumere tutto in alcuni propositi:

- basta con le diete
- lottiamo contro i pregiudizi
- accettiamo la nostra forma
- godiamo del movimento fisico
- il cibo è nostro alleato, facciamone buon uso

Buon 2014 pieno di salute e felicità a tutti!
(fonte foto)











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