lunedì 5 ottobre 2009

Obesity Day, un vero peccato


Il 17 per cento degli uomini e il 21 per cento delle donne in Italia è obeso. Questo, oltre a far squillare le trombe dell'Obesity Day del 10 ottobre, dovrebbe far riflettere su quanti milioni di italiani, oggi, vivono una discriminazione sociale profonda dovuta a quello che sono, alla forma delle proprie intimità.

Ben venga l'Obesity Day sponsorizzato da Nestlé se servirà a chi ne ha bisogno di capire e sapere di più sull'obesità, ma è triste pensare che una giornata che viene propagandata come "a favore degli obesi", dimentichi una delle cause maggiori del malessere dei ciccioni, ossia la condanna sociale associata all'obesità, che emargina l'obeso in quei modi e in quelle forme di cui abbiamo tante volte parlato. E' bello che chi organizza l'OD ragioni sulla personalizzazione delle diete e sulle nuove scoperte sul gusto, meno bello è che si dimentichi che l'obesità è un tema assai più complesso di quello riconducibile al peso.

La mia domanda è ovvia: può un Obesity Day trascurare questo fattore di rischio, decisivo soprattutto in età giovanile, ossia la discriminazione? La seconda domanda è altrettanto ovvia: ha senso definire una giornata in quel modo se non si pone al centro la questione della discriminazione, degli effetti sull'autostima, sul benessere e sulla vitalità delle persone obese ed anzi di questo non si parla affatto? Davvero tutta la vicenda obesità può essere ricondotta ad un elenco di ASL e ospedali dove si "trattano" gli obesi?

Mi chiedo, anche, se il futuro che vogliamo è il nostro presente, quello di una società capace di condannare collettivamente, emarginare e discriminare chi abbia una forma non aderente a standard mediatici o clinici. Tutto qui. Per il resto, buon Obesity Day, se è questo che volete.

ps. allego qui sotto il Comunicato Stampa inviato ad agenzie e mezzi di informazione in queste ore da questo blog, ripubblicato poco fa su AdnKronos a questo indirizzo, cosa di cui ringraziamo, sebbene risulti incomprensibile la soppressione della URL di questo blog. Ma ecco il testo:

Obesity Day, un'occasione sprecata?

L'importante iniziativa dell'Obesity Day nasce purtroppo zoppa, in quanto affronta i soli aspetti clinici dell'obesità lasciando al di fuori dell'evento la problematica della discriminazione.
L'emarginazione dell'obeso fin dall'età giovanile rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio sia per il consolidamento di una obesità infantile o adolescienziale anche in età adulta sia per il benessere complessivo e lo sviluppo della persona.
E' quindi un vero peccato che in questa occasione nonostante sponsor importanti non si sia riusciti ad organizzare eventi specifici rivolti non solo al pubblico obeso ma al pubblico nel suo complesso, spesso causa prima dell'emarginazione sociale dell'obeso.

(fonte immagine)

2 commenti:

  1. Mi sembra comunque importante che gli obesi sappiano a chi rivolgersi per curarsi. O nO? Felice

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  2. Sono d'accordo con te, sebbene pensi che il medico di famiglia possa far molto per indirizzare un obeso intenzionato a dimagrire.

    Ciò che mi sorprende, e certo non è un'accusa verso nessuno, è che la causa principale della persistenza dell'obesità, ossia la discriminazione, sia sostanzialmente rimossa dal dibattito. Questo è il nocciolo del problema.

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