lunedì 1 marzo 2010

Anziano cicciotto, anziano protetto

E' già il secondo studio in materia e, come il primo, fa discutere. Una rilevazione che racconta di come ci siano casi in cui un po' di pancetta non sia un danno. Anzi. Addirittura vi è la possibilità che un sovrappeso in certe età sia un vantaggio. Se ne parliamo qui è perché la battaglia per la libertà dimensionale richiede anche il dover contrapporre alla sicumera assassina delle folle i moltissimi dubbi ancora nutriti dalla scienza.

A proporre una maggiore longevità per l'anziano cicciotto in queste settimane sono gli studi del team di Leon Flicker del Western Australian Centre for Health and Ageing pubblicati su un autorevole magazine scientifico geriatrico e ripresi qui da noi dal Corsera.

"Per uomini e donne - si legge tra i risultati dello studio - il rischio di mortalità è il più basso in coloro che l'indice di massa corporea (BMI) indica come sovrappeso. Il minimo rischio è stato trovato tra gli uomini con un BMI di 26,6 e tra le donne di 26,26. Per uomini e donne con BMI normale, il rischio di morte aumentava al diminuire della BMI al punto che il rischio stimato di morte per uomini e donne in fondo alla scala della normalità era quasi il doppio rispetto a chi era sovrappeso". Per gli obesi il rischio tornerebbe maggiore.

La comunità scientifica dibatte su questi risultati. Da parte loro, gli scienziati australiani faticano loro stessi ad inquadrare la questione. Dal Corriere: "In questo caso, possiamo solo fare delle ipotesi. Può essere che, con l’avanzare dell’età, la presenza di riserve nutrizionali e metaboliche – il cosiddetto “grasso” – sia un vantaggio soprattutto quando si sviluppano malattie come la polmonite o in caso di intervento chirurgico, perché queste riserve extra danno agli anziani maggiori capacità di recuperare la forma fisica e di rimettersi così in salute".

(fonte foto)

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