mercoledì 14 ottobre 2009

Magro a 40 anni? Rischi di più


Che non tutto sia stato detto anche dal punto di vista clinico su sovrappeso e obesità è naturalmente ovvio: l'ultima novità arriva dal Giappone, dove una ricerca ha evidenziato che l'aspettativa di vita per i 40enni in sovrappeso è più elevata di chi è molto magro e persino di chi è "nella media", ossia al cosiddetto "peso standard".

La notizia rimbalza sui blog statunitensi ed è annunciata dal britannico Telegraph, la traduco qui di seguito.
"Contrariamente alla diffusa convinzione che sia più sano essere magri, ricercatori giapponesi hanno scoperto che l'aspettativa di vita di chi è in sovrappeso a 40 anni è di sei anni maggiore di quella dei propri coetanei più magri. I magri risultano anche essere a più alto rischio di patologie cardiovascolari, secondo lo studio che si è protratto per dieci anni ed è stato realizzato dagli scienziati dell'Università di Tohoku.

I ricercatori hanno esaminato lo stato di salute, il peso e l'aspettativa di vita di 44mila persone di età tra i 40 e i 79 anni e residenti nella prefettura di Miyagi. I soggetti sono stati divisi in quattro categorie a seconda del proprio indice di massa corporea (BMI) - sottopeso, normali, sovrappeso, obesi - prima che gli scienziati lavorassero sulla loro aspettativa di vita.

I risultati dicono che tra i 40enni la categoria del sovrappeso è quella che offre la maggiore aspettativa di vita, con attese di una media di successivi 40,5 anni per gli uomini e 47 per le donne. I "normali" hanno una aspettativa di poco inferiore, con 38,7 anni per gli uomini e 46,3 per le donne. Ad ogni modo, i ricercatori hanno scoperto che chi è considerato più magro del normale ha una aspettativa di vita più bassa di tutti gli altri, con soli 33,8 anni per gli uomini e 41,1 per le donne.

Le problematiche di salute dei più magri hanno anche superato di gran lunga quelle di chi è in sovrappeso, con un più alto rischio di problemi cardiaci ed altre patologie nel corso dell'invecchiamento, stando a quanto dichiarato da Masato Nagai, studente coinvolto nella ricerca. "Chi è troppo magro - ha spiegato - è a più alto rischio di patologie cardiovascolari e di sviluppare polmoniti in quanto la ridotta nutrizione abbassa la propria resistenza".

Fino ad oggi il sovrappeso è stato associato per lungo tempo con l'aumentato rischio per una serie di patologie, dal diabete all'infarto. Ma le implicazioni sulla salute dell'essere troppo magri sono anche evidenziate sempre più negli studi scientifici". Il mese scorso, ricercatori danesi hanno scoperto che chi ha dei fianchi troppo magri, inferiori ai 23 pollici (circa 60 centimetri, ndr.) soffre di un più alto rischio di malattie cardiache e morte".
In conclusione, sebbene questo studio in nessun modo affermi che la categoria dei 40enni obesi non debba preoccuparsi della propria salute, mi pare sia molto utile per sottolineare come molto debba essere ancora scoperto e di come certi luoghi comuni siano, appunto, solo luoghi comuni, sebbene spesso utilizzati per giustificare atteggiamenti discriminatori.

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