mercoledì 24 febbraio 2010

L'arbitro obeso è un arbitro peggiore?


Non vorrei che si credesse che C.C.D. abbia qualcosa contro IlGiornale, ma è ancora una volta sulle pagine di questo quotidiano che si fanno le scarpe ai ciccioni senza alcun motivo, con conseguenze pesanti nell'immaginario di chi legge acriticamente certi articoli. In un editoriale sul calcio, Filippo Grassia strumentalizza il peso di un arbitro per dare maggiore risonanze alla critica sul suo operato in campo.

Scrive, in due diverse occasioni:
Ma non c’era da aspettarsi niente di più e di meglio da questo signore avviato all’obesità che qualche minuto prima non aveva espulso proprio l'attaccante per un intervento a martello sulla gamba di Felipe (...)

La commissione arbitrale, di cui fa parte il nostro Collina, avrebbe dovuto pensionare il ciccione norvegese da tempo (...)
In questo modo Grassia non si limita a contestare la professionalità dell'arbitro ma associa alle sue mancanze la condizione di sovrappeso, dando quindi risonanza a quei pregiudizi secondo cui le persone obese non sono all'altezza degli altri nello svolgimento della propria professione, una falsità ben radicata in mezzo mondo.

Anche questa volta segnaleremo la cosa alla redazione del quotidiano nella speranza che le sue capacità critiche possano rapidamente evolvere.

3 commenti:

  1. Sì, l'associazione malevola c'è, in primis nella testa del giornalista che per tirare in ballo il peso (e usarlo come rafforzativo negativo) deve essere un po' fissato.
    Sarà colpa del cognome... :D

    E sì che la caratteristica fisica più nota e distintiva di Ovrebo sarebbe la pelata!

    Se l'articolo non fosse così aggressivo penserei che dargli del ciccione (ma dove?) sia un modo per non accanirsi sulla mancanza di capelli, ma così non è... chiamarlo "calvo" e "pelato" sarà sembrato poco incisivo.


    (quindi almeno UNA caratteristica fisica non viene più demonizzata ;) ora ne restano altre due o tre ciccia compresa)

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  2. Una delle caratteristiche che un buon arbitro deve avere è essere un buon atleta e essere sempre vicino all'azione per poter meglio giudicare.
    Quindi, per rispondere alla tua domanda "L'arbitro obeso è un arbitro peggiore?" direi proprio di sì! Cosi come un calciatore obeso non sarebbe in grado ci correre alla stessa velocità degli altri, la stessa cosa vale per gli arbitri.

    Nell'articolo il termine obeso e ciccione sono usati a sproposito, e su questo sono d'accordo con te.

    Ma non confondere l'insulto e le offese verso una persona obesa, con il fatto che l'obesità sia una caratteristica ininfluente nella valutazione di un arbitro.

    L'arbitro deve essere sempre allenato e stare vicino all'azione. Se non è in grado di farlo, deve allenarsi di più e magari perdere qualche kilo.

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  3. Come hai detto, Alessandro, il problema è l'uso del termine, anche perché a ben guardare dubito che in quel caso si possa parlare di obesità ;)

    Sul discorso più ampio, abritro obeso o meno, non mi sento di dire granché perché di calcio ne so veramente poco. Ho la sensazione che in passato non pochi calciatori di fama siano stati sovrappeso ma non ho certezze in effetti.

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