venerdì 5 marzo 2010

L'obeso e la risonanza magnetica


Nel 2013 la ASL 3 di Pistoia cambierà location ma fino a quella data l'antico Ospedale del Ceppo continuerà ad operare e, da quest'anno, lo farà con un'attenzione maggiore verso la popolazione obesa. Nel corso del 2010, infatti, l'Ospedale si doterà di nuovi strumenti dedicati a quelli che vengono definiti "grandi obesi".

Riferiscono i dirigenti "nel 2010 saranno rinnovate le tecnologie per la risonzanza magnetica e migliorata l’accoglienza per i «grandi obesi». Il Ceppo sarà dotato di letti capaci di ospitare pazienti fino a 250 kg e lo stesso macchinario per la risonanza sarà in grado di trattare i grandi obesi". Si tratta, probabilmente, di una macchina per la risonanza magnetica aperta, senza le limitazioni del tradizionale "tubo", dotata di un lettino capace di sostenere più dei 150 chilogrammi delle macchine "normali".

Credo che a qualunque obeso sia capitato almeno una volta nella vita di trovarsi in grave difficoltà proprio in una struttura sanitaria. Vuoi per l'impossibilità di entrare in una macchina per la risonanza magnetica o di stare in equilibrio su microbarelline per ecografie o endoscopie, quale che sia il caso episodi di questo genere capitano ovunque tutti i giorni. All'imbarazzo di certe situazioni può sommarsi, evidentemente, il dramma di una diagnosi improvvisamente fuori portata. Com'è ovvio non è la forma a rendere inaccessibile la cura, è esattamente il contrario: le cure non sono concepite per accogliere tutte le forme dell'essere umano.

Sull'argomento non mancano le discussioni online e, in apparenza, l'enorme difficoltà per chi supera un certo peso di trovare strutture capaci di accogliere anche le grandi taglie. Da leggere anche l'articolo che IlTempo a suo tempo ha dedicato alla fondatrice del CIDO, Angela Ferracci, colpita proprio da questo genere di discriminazione in un momento in cui una risonanza avrebbe potuto fare la differenza.

Ben venga, dunque, l'iniziativa del Ceppo di Pistoia che, pur non risolvendo interamente il problema della forma, aumenta le capacità di accoglienza della Sanità italiana. C'è solo da sperare che non rimanga un caso isolato e che nel frattempo una certa proposta di legge diventi legge.

(fonte foto)

5 commenti:

  1. Un altra bella notizia, di questo passo finiremo per abituarci alle belle notizie :-)

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  2. Grazie mille! Condivido l'augurio finale. ;)


    Nel thread del forum disabili che hai postato a fronte di numerosi messaggi solidali e proposte d'aiuto, c'è l'immancabile commento: "Tutta la mia solidarietà a questa persona però... poteva prendersi cura di se stesso prima di arrivare a pesare così tanto. Non si passa dai 100 ai 250 kg in 3/4 mesi."

    In realtà a me è successo di accumulare quasi 60 kg in pochi mesi! E se non mi fossi fermata, cosa molto difficile avvenuta anche grazie al supporto della famiglia, probabilmente ora peserei 200 kg.

    Sono contenta che i buoni ospedali si attrezzino per ogni evenienza, anche la più disgraziata, in barba a questo luogo comune sul "peso impossibile". (luogo comune in cui sono caduta anche io, chiaramente! E' difficile mettersi nei panni altrui)

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  3. il Grazie mille! iniziale pare buttato là a caso :D
    Era riferito agli ultimi post pieni di belle notizie e forieri di speranza

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  4. Io sapevo che c'era un centro che diceva quali sono le strutture ospedaliere adatte ma è vero che non trovo niente

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  5. e tra l'altro le macchine aperte sono indispensabili per i claustrofobici, quindi e' assurdo ke siano cosi' poke

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