lunedì 26 aprile 2010

Accettarsi, un decalogo per la donna morbida


Accettare quello che siamo è uno dei passi fondamentali nello sviluppo di qualsiasi individuo. Ed è una missione sulla quale riflette anche un bel testo di una psicoterapeuta statunitense, Jeanne Courtney, impegnata nei diritti delle donne, un testo che è rivolto a loro ma che di certo interessa moltissimi uomini.
Eccone una riduzione, l'originale in inglese, completo, si trova qui. Buona lettura.

"Le donne possono amare il proprio corpo, di qualsiasi dimensione sia? Siamo ogni giorno bombardati da standard di bellezza impossibili, che ci dicono che dobbiamo essere magre per essere okay. L'odio per le forme del corpo è diventato epidemico.
Imparare ad accettare un corpo che proprio non si adegua alle rigide idee sociali sull'aspetto e sulla dimensione, è simile all'accettare una perdita inevitabile. Si attraversano tutti gli step di un passaggio del genere: negazione, rabbia, ricerca, depressione e, infine, accettazione.

Nella fase della negazione fingiamo di non accorgerci dei nostri corpi, ma ce la prendiamo con noi e con le altre perché non sono, non siamo perfette. In quella della rabbia spesso si mangia troppo o troppo poco, ci si astiene dal sesso, dallo sport, dalle scelte professionali, e si perde stima di sé. Qualcuna è abbastanza fortunata da comprendere che la discriminazione sulla base della dimensione è un problema politico e dirige la propria rabbia dove è giusto che vada, ad esempio contro i messaggi dei media che glorificano un ideale diminuendo le vere forme delle donne.

Nella fase della ricerca, cerchiamo quella dieta definitiva, quel cambiamento di vita, o procedura medica, o anche spirituale, che possa ridurre i nostri corpi alla dimensione che ci hanno detto che debbano essere. Oppure ci diremmo che l'apparenza va bene, ma saremo comunque impegnate in esercizi estremi e spiacevoli, e diete durissime, "per la mia salute". Nella fase della depressione, le donne si accorgono che non possono cambiare i propri corpi come speravano. In più, sentono di non potersi aspettare rispetto da una società che ancora dice loro che dovrebbero riuscire a modificarsi.

Uno o tutti questi passaggi sono essenziali nel processo di guarigione, perché consentono di comprendere due punti fondamentali:
1. Non abbiamo un controllo completo sulla dimensione del nostro corpo, indipendentemente dal sacrificio e dal dolore a cui ci sottoporremo;
2. Viviamo in una cultura in cui moltissimi ancora vivono di stereotipi, di pregiudizi, di odiose negazione del punto numero 1.
(...)

Date queste circostanze, l'accettazione è evidentemente la via più salutare da seguire, ma è più facile a dirsi che a farsi (...) Ecco quindi alcuni passaggi per facilitare questo processo:

1. Non mettere la tua vita in pausa
Fai ora qualcosa che ti sei sempre detta che farai solo dopo aver perso peso. Potrebbe essere partire con un'attività sportiva, acquistare un vestito, proporsi per un posto di lavoro importante, o chiedere a qualcuno di uscire insieme. Tu hai il diritto di vivere queste esperienze gratificanti e non di guadagnartele completando una missione impossibile (quella di mutare la propria forma secondo l'ideale sociale, ndt.)

2. Butta via le diete

La dipendenza da cibo o il ricorso ossessivo al cibo sono spesso una reazione alle diete che, in sé, possono rappresentare una dipendenza. Molte scoprono che quando cessano di limitare l'accesso al cibo cessano anche di ricorrervi troppo (...).

3. Sii un individuo, non un oggetto (riscopri il tuo corpo, ndt.)
I corpi delle donne sono stati valutati, esaminati e letteralmente comprati e venduti per così tanto tempo nella nostra società che è facile perdere di vista cosa significa vivere là dentro. Ricorri alla respirazione profonda, alla meditazione, al movimento fisico, alla natura, alle tecniche di rilassamento o comunque a qualsiasi cosa ti consenta di sperimentare il tuo corpo. Dove senti dolore, fame, piacere o energia? Che cosa si prova, fisicamente, ad essere te?

4. Esplora la tua sessualità.
Se hai una relazione fai capire al tuo partner se hai bisogno di rassicurazioni sul fatto di essere attraente. Se cerchi un appuntamento, trova quei contesti in cui le persone vanno per incontrare bbw (big beautiful women). Oltre ad ottenere l'accettazione dall'esterno, osserva e conferma cosa ti piace, i tuoi desideri e i modi per godere del tuo corpo (...)

5. Chiedi assistenza
Spiega al tuo medico che non ritieni le diete realistiche o salutari. Prova a chiedere quale consiglio darebbero ad una persona magra con le stesse condizioni o problematiche. Se ti segue uno psicoterapueta, discuti su come puoi sentirti affermata e sicura mano a mano che esplori le diverse emozioni attorno al tuo corpo, senza subire l'equazione di una migliore salute mentale legata alla perdita di peso (...)

6. Informati

Impara cosa è la Size Acceptance, trova informazioni, risorse, gruppi di supporto e attività per persone di grandi dimensioni (come questo blog, ndt.), e consigli sulla salute che non parlano di dieta (...)

7. Muovi il tuo corpo
Le ricerche indicano che le donne che fanno esercizio sono più felici dei loro corpi e delle proprie dimensioni, indipendentemente dall'eventuale perdita di peso (...)

8. Nutriti

Chi è entrata e uscita continuamente dalle diete può dimenticare cosa significhi ascoltare il proprio corpo e dargli il cibo che richiede. Trova un nutrizionista competente che ti spieghi cosa significa mangiare sano quando non si parla di ridurre le calorie (...)

9. Sii gentile con te stessa
E' possibile che tu sia stata ferita, umiliata ed esclusa per le tue dimensioni. Forse hai vissuto in un corpo che ha attratto attenzione non richiesta, negativa. Forse hai tentato di dare al tuo corpo una certa forma ma hai vissuto con quella stessa negatività, oppure hai cambiato drasticamente il tuo peso più volte, con un su e giù di successi e sconfitte che hanno ridotto la tua fiducia in te stessa.
La buona notizia è che il rapporto con il tuo corpo, per quanto difficile in passato, può tornare sano.

(fonte foto qui e qui)

4 commenti:

  1. Andrebbe specificato che la guarigione è dagli insulti con cui si cresce. Essere giovane e obesa non è un problema di salute...

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  2. Proprio fantastico questo decalogo! Grazie mille, secondo me servirà a tante ragazze.

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  3. mi ci sono ritrovata molto...soprattutto nelle fasi iniziali. le ho superate per lo più ma qualche cicatrice resta sempre e leggere di non essere soli/e è sempre un conforto. grazie!

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  4. Sono d'accordo, è molto utile!

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