
Della cosa parla il Telegraph britannico in un pezzo che sta sollevando un certo interesse. Abituati da anni a vedere immagini "ritoccate" al computer per catturare maggiormente l'attenzione di chi guarda, nella moda come nella pubblicità, ora si è dinanzi ad un fenomeno orizzontale, di produzione. Con l'informatica si restituisce alle modelle troppo magre, ad esempio, qualche chilo in più, "per farle apparire più sane".

Ben lungi dal rappresentare una tardiva presa d'atto dei danni causati dalla magrezza ossessiva, quella che ancora condiziona l'immaginario di moltissimi, in maggioranza giovani donne, la scelta dei magazine ha una matrice commerciale: si utilizza un volto noto, di sicuro richiamo, e se manca qualche chilo non è un problema. Dal punto di vista culturale c'è persino chi balbetta di verità violate. A noi basta sapere che oggi l'immagine di una modella molto magra viene considerata di scarsa salute da certi editori. Una "novità" a cui speriamo seguano altre innovative consapevolezze.
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