domenica 15 dicembre 2013

Quella signora in palestra si vergogna



"Vorrei solo dire a tutti quelli che seguono questo blog - e lo dico come uno che non ha problemi di sovrappeso anzi forse il contrario - che è bello quando vedi una signora in carne venire in palestra a fare esercizio. Quello che è meno bello secondo me è che si coprano sempre tantissimo chiaramente per cercare di non far vedere come sono fatte, mentre le magre non si fanno problemi. Ecco non fatevi problemi, bisogna essere fieri di andare in palestra - Alessandro".

Oh caro Alesssandro com'è vero quello che dici. Anche nella mia palestra qui, vicino al lago di Bolsena, vedo spesso signore e signorine di importante dimensionalità che sono molto più vestite delle altre donne. E anche molto più degli uomini che come me, nonostante le dimensioni, non si vestono più dello stretto necessario. Ma, se devo essere sincero, dubito che noi tutti, noi altri, si sia innocenti, ci siamo proprio noi dietro le scelte di autodifesa di queste amiche. Sì. Autodifesa.

Sono infiniti i casi in cui una ciccia o un ciccio si sente al centro dell'attenzione e del giudizio degli altri, ancora di più in un ambiente dove si fa sport. Se capita anche quando si cammina o si corre in un parco pubblico, capita ancora più spesso di sentirsi fuori posto in una palestra dove la maggiorparte dei frequentatori è normopeso, ben allenato e spesso con un'aria da salutismo da rivista che mette in imbarazzo le signore di cui parli. Il motivo è ovvio: siamo costantemente bombardati dai media su un fronte ampio che va dalla bellezza alla salute, così tanto che uscire di casa può essere difficile (anche perché trovare gli abiti giusti è spesso un problema) e ancor di più frequentare un ambiente dove proprio quella visione della salute e della bellezza sono messi al primo posto, poco importa che siano immagini e prospettive completamente distorte. Non è un caso che moltissime (e moltissimi) si iscrivano in palestra, ci vadano qualche volta e poi lascino perdere.

Anche per questo le tue parole Alessandro mi sembrano preziose, per ricordare a tutte le cicce e anche a tutti i cicci che sebbene l'atteggiamento comune sia di critica, a volte persino rancorosa, c'è anche chi apprezza l'approccio sportivo. Non so se basti a levarsi di dosso quella felpa in più, quella tuta esagerata o quel sagace mascheramento posteriore sul tapis roullant, ma spero possa incoraggiare noi tutti quantomeno a sentirci più liberi di praticare attività fisica, una delle migliori terapie per riaffermare la gioia di possedere un corpo dimensionalmente rilevante.
(fonte foto)

5 commenti:

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  3. Ciao a tutti , sono Rossella e vorrei darvi testimonianza della mia esperienza . esistono discriminazioni anche al contrario; per un grave problema di salute mi ero ridotta a pesare solo 38 chili , e le persone mi guardavano con un misto di pietà e supponenza, esattamente come credo capiti anche a chi è in sovrappeso ; non era una mia scelta , era la chemioterapia che mi divorava , come non è , nel caso di un eccesso di peso liquidare il problema con un banalissimo " mangia meno "
    Dovremmo , tutti , giudicare una persona da come agisce , da come si rapporta con gli altri , mai dalla taglia .

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    1. Sono completamente d'accordo con te Cat, il pregiudizio e la supponenza del "normale medio" è terrificante. Spesso deriva da insicurezze personali, dal bisogno cioè di creare un perimetro di riferimento attorno a sé per definire appunto quel sé che sfugge, e questo perimetro da sempre viene definito grazie alla creazione dell'"altro da sé", a cui si attribuiscono vizi e problemi per essere certi di essere "altro" rispetto a loro.
      Dovremmo sai credo tutti, ma mica è facile!, imparare a non giudicare gli altri mai. Forse dei giudizi possiamo darli alle persone a cui vogliamo bene, piu' che su di loro, e credo mai a qualcuno che non conosciamo davvero.
      Ti abbraccio, spero che le cose con la terapia vadano al meglio, grazie per aver scritto, scrivi quando vuoi è un vero piacere leggerti.

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  4. Dall'articolo sembra quasi che le persone non grasse e sane siano la causa dell'abbandono delle palestre e del disagio che potrebbe provare una persona in palestra.
    Credo che si debba partire dal presupposto che si è resposabili dei propri sentimenti e delle proprie sensazioni:
    se mi trovo a disagio in una palestra perchè gli altri sono magri,il probema è mio,non di chi è di giusto peso.
    Essere ciccioni non fa bene ed è brutto e cercare di dare le colpe al prossimo per il proprio disagio non aiuta a risolvere il problema e cioè la ciccia.Se un ciccione si sente a disagio per il suo peso (come me) è meglio che utilizzi questo disagio come strumento per capire cosa sta succedendo e dove sono i problemi.
    Ognuno poi ha le sue idee sull'abbigliamento,io preferisco ad esempio che le donne siano,indistintamente dal peso,vestite adeguatamente e non provocanti.
    E quando vedo una cicciona che si allena sono contento davvero per lei,perchè ha capito che è necessario muoversi e provare fatica e situazioni scomode per crescere e migliorare se stessi.
    Non so le palestre che frequentate voi,nella mia ci sono persone di ogni tipo e sono tutti gentili e collaborativi.

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