sabato 21 dicembre 2013

Quelle ballerine sono grasse!



Lo provano decine di video su YouTube e numerosi blog: alle cicce e ai cicci di mezzo mondo piace ballare, proprio come a tutti gli altri. Il ballo per gioco, quello con gli amici, quello più scatenato in discoteca non è più un tabù per chi non è normoforma, sebbene i commenti dei presenti, come anche quelli online, rischino talvolta di ributtarci nel medioevo. Da qualche anno, c'è anche chi ha portato questa passione ad un nuovo livello.

Si presenta un po' pomposamente come la prima compagnia di danza al mondo che includa performer obesi nel proprio cast ed è la derivazione più giocosa e gioisa del blog Big Moves. Si tratta dell'emFATic Crew, promotori della emFATic Dance, un insieme di rappresentazioni che si tengono sulla west coast statunitense e che ormai dal 2007 intrattengono un pubblico sempre più ampio.

La crew ha fatto dell'inclusività la propria missione, col duplice scopo di divertire e appassionare il proprio pubblico e con quello di dimostrare quanto performanti siano anche donne di dimensionalità importante. Nata nel 2001 come "Phat Fly Girls", la compagnia negli anni successivi si è specializzata in amito Jazz e ora dispone di un repertorio, dal tradizionale al jazz-lirico, che ottiene spazi in diversi teatri. "Negli anni - spiegano - abbiamo danzato come guest in molti diversi luoghi: da eventi della fat community a rappresentazioni di danza mainstream, a convegni del MENSA fino a eventi politici, parate e persino in una convention nazionale burlesque".



L'aspetto che più ci interessa in questa sede, evidentemente, è legato alla promozione di una danza professionale e diversa da quella a cui siamo abituati, in cui i protagonisti ponderalmente rilevanti scardinano con la loro bravura e la loro presenza una quantità di luoghi comuni, dando quindi al loro lavoro un doppio peso culturale. E se è vero che sono in attività ormai da tempo, non sono i soli: già anni fa fece rumore la Danza Voluminosa di una compagnia cubana, capace di dimostrare quanta grazia e maestria possa emanare da corpi cicciosi.

Possiamo solo sperare che un giorno anche da noi un gruppo di danza decida di compiere un percorso simile, e forse qualcuno ci sta già pensando. Una "crew" nostrana che possa andare oltre i pur lodevoli racconti sull'obesità fin qui espressi a passo di danza da magrissimi ballerini italiani.

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