venerdì 20 dicembre 2013

Londra: basta con le diete, siate felici



La "cultura" che mette sotto accusa le persone per la forma del loro corpo crea devastazioni sociali, promuove disordini alimentari, distrugge intere famiglie e arriva persino a causare suicidi. Ad averne preso atto in modo formale è il governo britannico, che non si limita ad accusare il dietismo ma si spinge a collegare tutti i puntini di un approccio complesso.

Il ministro per le Pari opportunità inglese, Jo Swinson (nella foto), ha preso atto delle indicazioni provenienti da 14 diverse istituzioni accademiche del suo paese, tutte concordi su un punto: lo stigma sociale che affligge le persone che non rientrano nello standard normoforma non fa che peggiorare la salute dell'individuo e ne compromette la socialità

Quello che ai lettori di questo blog e a chi sa di HAES e dintorni appare scontato, non è così ovvio in un contesto istituzionale come quello britannico. Ed è invece un segno di un cambiamento profondo nell'approccio all'obesità indotto anche dal plateale fallimento del dietismo: il Regno Unito è oggi il paese europeo "più pesante" in quasi tutte le fasce di età.

La nuova offensiva del Ministro, dunque, partirà dall'Immagine di sé, dall'autostima: oggi ampiamente compromessa da una società escludente - basta andare in un negozio di vestiti per rendersene conto - è erosa giorno dopo giorno, con conseguenze ben note sui comportamenti e sulla qualità della vita di milioni di persone.

"Le prove che arrivano da questi studiosi - ha spiegato la responsabile del dicastero britannico - dimostra che una autostima compromessa non incide solo sull'aspetto delle persone. Può avere un effetto devastante in molti comparti della loro vita, dal successo scolastico a quello professionale, e può portare alla depressione e persino a farsi del male".

Non solo. Il Ministro ha anche spiegato al Telegraph come "ascoltare i collegamenti tra un'immagine negativa di sé, l'obesità e comportamenti a rischio è tanto affascinante quanto preoccupante ora che ci avviciniamo a questi significativi problemi di salute pubblica. Promuovere un'immagine positiva del corpo può aumentare i comportamenti sani e creare un circolo virtuoso invece di un circolo vizioso".

La signora Swinson, attiva da mesi per arrivare a capire la complessità, probabilmente non è consapevole che si tratta del primo esponente di un governo europeo che percepisce la correlazione tra componenti sociali, individuali e culturali che da noi vengono analizzati in modo del tutto scollegato gli uni dagli altri.

"Per queste ragioni - ha spiegato il Ministro - la campagna del governo a favore di una nuova immagine di sé continuerà e si interfaccerà con i media, con la pubblicità e con l'industria della moda, per incoraggiare una rappresentazione più diversificata e realistica delle forme del corpo, delle dimensioni, delle età e delle diverse pigmentazioni".

Di grande interesse anche la tirata del Ministro contro certe diete: "Speriamo che quando si formuleranno i buoni propositi per il 2014, la gente possa buttar via quelle diete obsolete e decidere invece di adottare abitudini salutari, incluso un rinforzamento dell'immagine di sé con i propri amici e la propria famiglia".
(fonte foto)

Nessun commento:

Posta un commento