Il nuovo giochino del palloncino da ingoio arriva dal Bambin Gesù di Roma. Qualunque bimbo un po' cicciottello apra la bocca e si faccia pompare azoto nello stomaco. Dai che fa bene
Oggi avrei voluto parlare d'altro ma un comunicato stampa ripetuto a pappagallo dai media italiani è così preoccupante da non poter essere ignorato e un amico sulla pagina Facebook di CCD ce lo ha segnalato. E' circolata infatti la notizia del nuovo giochino che dovrebbe a detta dei medici dell'Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma contrastare l'obesità infantile.
Si tratta in particolare di una versione specializzata del palloncino gastrico. Pesa sei grammi, ha le dimesioni di una caramella e - dicono i medici - riduce il senso di fame. Si prende il bimbo, gli si fa trangugiare la caramella collegata ad un tubicino cosicché, non appena in zona, possa essere gonfiata con azoto. Il tutto si fa con un intervento ambulatoriale.
Secondo il responsabile del reparto di Chirurgia pediatrica dell'ospedale romano, Francesco De Peppo, la bolla d'azoto è indistruttibile, inattaccabile agli acidi gastrici. E già undici pazienti tra i 10 e i 17 anni hanno ingoiato il rospo. Tutti soggetti con un BMI compreso tra 33 e 43 (Obesità moderata - Obesità grave). E non ci si fermerà qui. "Ma - avverte infatti il comunicato - questa nuova tecnica permette di essere utilizzata anche su bambini con massa corporea inferiore, ovvero tra i valori tra 30 e 35, in questo modo sarà possibile intervenire più precocemente prima che l'obesità diventi patologica".
Io non so perché si continui a bersagliare le famiglie con queste proposte, anche a fronte di obesità molto modeste e calcolate perdipiù con uno strumento fallimentare quanto il BMI. Non so perché una procedura invasiva venga promossa come se non esistessero possibili controindicazioni per la salute. Non so perché si rifiuti un approccio olistico all'obesità infantile, né perché quando si parla di famiglie ci si concentri su alimentazione e chirurgia anziché su discriminazione, privazione alimentare e binge eating. Mi sfugge. Dico sul serio. Brancolo nel buio del medioevo basso. E non riesco a credere fino in fondo che sia sempre e solo una questione di business, nonostante gli enormi interessi economici di dietismo e chirurgia bariatrica. Immagino insomma che ci sia anche buona fede dentro tanta ignoranza.
Ma, al di là delle ragioni per cui ciò accade, il fatto è che là fuori ci sono medici secondo cui far credere ad un bambino di 10 anni di avere un corpo malato e sbagliato dovrebbe aiutarlo a non diventare un obeso adulto. Ed è solo triste immaginare quanto l'idea del nuovo giochino del palloncino miracoloso verrà fatto circolare tra le famiglie a cui non vengono raccontati approcci differenti e innovativi.
Pensando a quei bambini mi si stringe il cuore.
(fonte foto)
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