domenica 18 maggio 2008

Obesità tra Pseudoscienza e Discriminazione


Circola questa notizia, secondo cui l'obesità contribuisce al riscaldamento globale, all'aumento dei consumi, al costo dei trasporti.
Il ragionamento è chiarissimo: chi pesa di più è un peso in più per il pianeta, come lo è quello che mangia (l'assunto scientificamente ridicolo è che gli obesi mangino di più).

"Poiché le persone più magre mangiano meno e camminano più facilmente, una popolazione più sottile richiederebbe meno carburante per i trasporti e l'agricoltura, spiega Edwards. Il prossimo passo sarà quantificare quanto una popolazione pesante contribuisce al cambiamento di clima, a far aumentare i prezzi del carburante e alla mancanza di cibo, secondo i ricercatori".

Rimane da comprendere lo scopo dello studio. Perché focalizzarsi sugli obesi e non sugli alti? Gli alti pesano di più, i loro letti devono essere più lunghi, i vestiti richiedono più tessuto, i mezzi pubblici devono essere più grandi per poterli ospitare, consumano più energia dei bassi.

Ma parliamo anche di sesso: un uomo consuma più di una donna, mangia di più, ha un maggior bisogno di calorie, occupa più spazio e dunque contribuisce maggiormente all'esaurimento delle materie prime. Come se non bastasse consuma più ossigeno ed emette più anidride carbonica.

Se lo studio vuole mettere in relazione le caratteristiche fisiche dell'umanità e gli effetti che queste hanno sul Pianeta e sull'Ambiente sarà bene che lo faccia prendendo in considerazione tutte le diversità. Altrimenti rischia di essere etichettato non solo come sostanzialmente inutile ma anche come discriminatorio.

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