
Così Perdido, espertissimo tra le altre cose di fumetti, sul suo blog Perdido Pulp Blues inizia a raccontare con stile e intelligenza di Cuori Grassi, un fumetto di Mauro Talarico che ha un ciccione per protagonista, "Rocco Bonetti, il giovane e paffuto protagonista di Cuori Grassi, lo straordinario fumetto (comico con retrogusto acido) di Mauro Talarico, sicuramente uno dei titoli italiani più originali e fuori dal coro delle ultime due decadi".
"Le paradossali avventure di Rocco Bonetti - scrive Perdido - esasperano l'odissea dell'obeso nella moderna società schiava dell'immagine per lasciare emergere quanto questa stia perdendo in fretta il suo elemento più prezioso: l’umanità".
(...) "Ci voleva una discreta dose di intelligenza, oltre che di coraggio - continua - per mettere in scena l'eterna guerra di un obeso con il cibo senza scadere nel più ottuso dileggio o nel più irritante dei moralismi. Mauro Talarico è riuscito, invece, a parlare in modo affettuoso di diete intollerabili, di personalità complessate e dei mille crucci, piccoli e grandi, che spesso assillano le persone sovrappeso. E se l'ironia pungente è a tratti corretta da una goccia di malinconia, l'affresco complessivo è allegro e ottimista. Ai ciccioni, insomma, si può voler bene. Molto più che agli snelli e palestrati compagni di scuola di Rocco, tutti svenevoli manichini dall’encefalogramma piatto" (...)

(...)"A una lettura superficiale, Cuori Grassi potrebbe essere scambiato per un mero sfottò nei confronti della gente con problemi di peso, ma la realtà è ben diversa. Il fumetto di Talarico esprime solidarietà e tenerezza senza indugiare nel patetismo, ma ricorrendo abbondantemente alla spezia dell'ironia. Il mondo snello e salutista che circonda Rocco (e a volte lo assedia) è marcio, insensibile, truffaldino e sovente crudele"(...)
(...) "L'idea stessa della forma fisica perfetta è presentata come un'utopia discutibile. Chi è bello, spesso è anche stupido. Chi teorizza in modo fanatico la necessità assoluta della magrezza, è in realtà un frustrato che non ha saputo assaporare la vita e riempirsene il cuore. Sì, fino a renderlo grasso. Gonfio e
palpitante di gioia di vivere. Il ciccione potrà non essere agile, ed essere bersaglio di facili scherzi. Ma è capace di interrogarsi, di soffrire, e quindi di essere a buon titolo chiamato uomo" (...)
bello! lo trovo in fumetteria?? :)
RispondiEliminaEh si, devi trovarne una di quelle storiche, non travolta ancora dai manga. Come quella di Perdido a Palermo (una libreria che è una sorta di luogo dell'anima, c'è finito anche Turturro pochi giorni fa, da non perdere).
RispondiEliminaSennò scrivi all'autore (trovi il link al sito nel post).
Ciao!!!