martedì 16 febbraio 2010

Se Kevin Smith è troppo grasso per volare


Ci risiamo. Southwest Airlines è da qualche giorno al centro di una sorta di scandalo nazionale negli States per avere costretto un obeso a rinunciare ad un volo. Si tratta di Kevin Smith, celebrato regista, autore e scrittore, rimasto a terra nonostante avesse acquistato non uno ma due posti sul suo aereo.

La ricostruzione fornita dall'azienda spiega come in seguito ad un cambio di prenotazioni i due posti di Kevin fossero diventati uno solo e che solo una volta imbarcato le assistenti di volo si sono rese conto dell'impossibilità di contenere il grosso personaggio in uno dei sediolini standard dell'aeromobile. Con la conseguenza di dovergli chiedere di scendere poche ore prima di fargli ufficialmente le proprie scuse, rimborsarlo e spedirlo a casa su un altro volo. Molto più gustosa la versione di Kevin, pubblicata ora sul suo blog, dove appaiono peraltro diverse puntualizzazioni in contrasto con la versione Southwest (Kevin sostiene di non essere troppo grasso per volare e di essere stato fatto scendere per problemi di lista stand by).

Ad ogni modo il fatto è diventato di pubblico dominio perché Smith è un personaggio molto noto ed amato, e milioni seguono i suoi tweet, le sue esternazioni su Twitter, brevi messaggi con cui come in questo caso hanno rapidamente fatto il giro del paese.

Ben venga la ritrattazione della compagnia e la comprensibile delusione del regista. Ma c'è un ma. Un ma grosso come una casa, molto più della pancia di Kevin.

Ecco come la società conclude le proprie scuse:
As a Company committed to serving our Customers in Safety and comfort, we feel the definitive boundary between seats is the armrest. If a Customer cannot comfortably lower the armrest and infringes on a portion of another seat, a Customer seated adjacent would be very uncomfortable and a timely exit from the aircraft in the event of an emergency might be compromised if we allow a cramped, restricted seating arrangement.
In buona sostanza anche Southwest, ormai l'ultima di una lunga serie di aviolinee, ritiene che la presenza di numerosi passeggeri obesi sui propri aerei non debba tradursi nell'adeguamento delle macchine alle esigenze degli stessi. Piuttosto, si chiede loro di comprare due posti, ossia di adeguarsi alle inadeguatezze del trasporto mettendo mano al portafoglio. Vi ricordate le ultime incredibili decisioni di Air France-KLM? Amici miei, ormai la festa agli obesi non la fanno mica solo a terra, la fanno anche in volo.

(fonte foto)

2 commenti:

  1. Il giorno che vorranno due biglietti prenderò l'autobous
    Romeo

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  2. farei la stessa cosa...
    Classy

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