Studiando le peculiarità fisiche di 700 soggetti (over 60, il 70% donne) è emersa una relazione tra una ridotta dimensione del cervello e l'obesità addominale, un dato già noto che non riguarda il peso della persona ma proprio la quantità di grasso presente nell'addome, una rilevazione possibile soltanto attraverso un esame specifico. A questa condizione, però, si aggiunge una accresciuta possibilità di sviluppare forme di demenza. Se la dimensionalità del cervello è in sé ininfluente sulle capacità cognitive, diverso è l'aumento del rischio di patologie di questo tipo.
Alla BBC, la ricercatrice ha spiegato che si tratta di risultati preliminari che "potrebbero migliorare la nostra comprensione dei meccanismi che legano obesità e demenza, con implicazioni importanti sulle strategie di prevenzione".
Secondo invece Susanne Sorensen della Alzheimer's Society, "non è granché sorprendente, dato che uno stomaco ampio è associato con pressione elevata, colesterolo e diabete, tutti fattori di rischio principali per la demenza". Non è dunque l'essere obesi in sé ad essere un fattore scatenante, lo è invece essere cicci e non mantenersi in salute.

Se non bastasse, HAES fa anche a polpette l'intero stigma anti-obeso con cui la grandissima maggioranza dei ciccioni oggi è costretto a fare i conti in ogni momento della propria vita sociale. Tutte le info a partire da questo sito.
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