venerdì 24 gennaio 2014

La prima puntata di FattiPiùinLà

E' online da poche ore la prima puntata della webserie contro la discriminazione anticicci "FattiPiùinLà". Una produzione italiana del tutto innovativa rivolta a tutti ma soprattutto ai giovani in età scolare, un progetto culturale a cui Cicciones ha dedicato un'ampia anteprima un paio di settimane fa, con le interviste a Erreics Onlus che la produce e il trailer di presentazione. 

La prima puntata è finalmente online, una "intro" al percorso narrativo che si snoderà nei prossimi giorni attraverso le scelte quotidiane dell'ancora sconosciuto protagonista della serie. 

update ore 12: I finali della webserie che sono stati pubblicati da Erreics sono purtroppo del tutto deludenti. Lo sforzo comunicativo si è schiantato sulla riproposizione di luoghi comuni discriminanti ai danni dei cicci e delle cicce. Cose come "l'Obesità è un handicap" non rendono giustizia né agli obesi né ai disabili. Il tentativo rimane lodevole, speriamo in un futuro migliore. 

Per vedere la prima puntata di un minuto e mezzo circa pubblicata su YouTube questo è l'indirizzo:
Da là è possibile accedere facilmente a tutta la webserie. 

L'anteprima di CCD sulla webserie è invece disponibile qui:
http://cicciones.blogspot.it/2014/01/udite-udite-la-prima-serie-di-webvideo.html?m=0

2 commenti:

  1. E' un tentativo diverso, raro da vedere nella scuola italiana, ma secondo me non è molto anti-discriminatorio. Nei vari finali ci sono tanti luoghi comuni sull'obesità e frasi molto discriminatorie, secondo me. Viene comunque visto come qualcosa da curare, magari con l'aiuto degli altri, senza pregiudizi, ma comunque da curare. "L'obesità è un Handicap" scritto a caratteri cubitali è abbastanza palese.

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  2. Sono molto d'accordo con te. Il finale 1, ad esempio... L'intenzione è buona, alcuni concetti sono passabili, buona la realizzazione e forse è meglio che niente. Ma i finali che hanno pubblicato mettono i brividi. Ci tornerò sopra presto e più estesamente. E' anche un po' deprimente che la punta di diamante della comunicazione anti-discriminazione in Italia sia obsoleta come questa. La dice lunga sul lavoro che ci aspetta...

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