lunedì 27 aprile 2009

Sorpresa! L'obeso in salute


Sono cose note a molti obesi ma ahimé ignote ai media, vale dunque la pena di riportare un articolo che segnala ancora una volta come l'obeso in salute non sia una rarità, che il moto e l'attività fisica sono di fondamentale importanza per tutti, obesi compresi, e che - guarda un po' - si può essere obesi e sani (e, non ditelo in giro, persino felici!)


Un Obeso che sta bene
by Edoardo Capuano


Il tuo peso è un indicatore affidabile della tua salute generale ? Nuovi studi medici mostrano che non lo è. Uno studio pubblicato il mese scorso sulla rivista Archives of Internal Medicine ha messo a confronto peso corporeo e rischi di complicazioni cardiovascolari di oltre 5,400 adulti. Metà delle persone in sovrappeso ed un terzo delle persone obese erano “metabolicamente sani”, con ottimi livelli di colesterolo “buono”, pressione, e zuccheri nel sangue.

Allo stesso tempo, una persona magra su quattro nello studio aveva almeno due fattori di rischi cardiovascolari tipicamente associati con l'obesità.

Ciò non significa che essere obesi sia di per sé salutare.

Significa solo che praticare attività fisica in modo regolare è molto più importante per la propria salute del semplice indice di massa corporea. Questi nuovi studi mostrano che persone sovrappeso con buona performance durante test aerobici sono più al sicuro da rischi cardiovascolari delle persone magre ma fuori forma.

Questi dati seguono studi dello scorso autunno da parte del Center for Disease Control and Prevention e del National cancer Institute, secondo i quali le persone sovrappeso sembrano avere una vita piú lunga delle persone con un peso normale.

Lo scorso dicembre, uno studio nel Journal of the American Medical Association sui tassi di mortalità tra 2,600 adulti oltre i 60 anni di età mostrò che le persone in sovrappeso (ma non obese) in genere vivono più a lungo delle persone magre. Le persone obese, secondo i risultati dello studio, muoiono prima sia delle persone magre che di quelle in sovrappeso.

Stephen Blair, uno dei coautori dello studio e professore della Arnold School of Public Health presso la University of South Carolina, sostiene che non dobbiamo focalizzare la nostra attenzione solo sul peso di una persona per determinarne la salute, ma anche sull'importanza dell'esercizio fisico.

Fonte primaria: New York Times
Fonte: scinico.org

fonte foto

3 commenti:

  1. Non riesco ad accedere al post originale.
    Sai, al liceo mi meravigliavo della brutalità nazista e la consideravo un e/orrore irripetibile: vivendo l'obesità sulla mia pelle invece, noto quanto sia facile per la massa (o per i mass-media...) alienarsi da tutto ciò che è diverso per poi considerarlo superfluo, sbagliato, pericoloso, eliminabile.

    RispondiElimina
  2. Sistemato il link, grazie Layla!

    Concordo appieno.. questo è quanto succede, la differenza con epoche precedenti sta solo nel fatto che siamo liberi di cercare di contrastare questi orientamenti.
    C'è davvero molto da fare.

    RispondiElimina
  3. Questo è certo e apprezzo molto il tuo impegno.
    Sai che ormai provo fastidio anche verso la ricerca che, invece di focalizzarsi sull'origine fisica e genetica dell'obesità, vira sulla patologia psichiatrica... preoccupante che molte persone obese siano pronte a farsi trattare da malati mentali.

    Alla domanda "l'obesità dovrebbe essere considerata come un disturbo mentale?" io per ora rispondo: NO, siete pazzi?! :P
    La mia obesità l'ho sempre sentita come qualcosa di prettamente fisico, poi che siano coinvolte altre componenti (minori però) è ovvio. Ma da qui a includere l'obesità nel DSM ce ne passa.

    "Potremmo infatti parlare di un secondo cervello gastrointestinale capace di modulare le azioni a livello del sistema nervoso centrale. Veri e propri ormoni sono prodotti dalle cellule del tessuto adiposo, dal sistema gastrointestinale (stomaco ed intestino) e dal pancreas. Dunque l’intero tratto gastrointestinale, inclusi i principali organi che partecipano al suo funzionamento come il fegato ed il pancreas, producono degli impulsi, dei veri e propri messaggi, che inevitabilmente si riflettono in un cambiamento del comportamento alimentare"

    RispondiElimina