domenica 28 febbraio 2010

Obesità, micropene e giornalismi


Non avrei mai toccato l'argomento se non fosse che è stato trattato dalla stampa con una tale superficialità da rendersi necessario un chiarimento. La notizia così come sta girando ovunque titola Le misure del pene si accorciano, micro per colpa dell'obesità. Un titolo che, come spesso accade quando si parla di obesità, non ha nulla a che vedere con le ricerche del team del dott. Carlo Foresta di Padova. Secondo la stampa generalista, insomma, gli obesi andrebbero incontro sempre più spesso ad una riduzione volumetrica. Ma non è questo ciò che è emerso dalle rilevazioni, ed è bene dirlo prima che un nuovo luogo comune sia appioppato ai ciccioni d'Italia.

Gli studi dei ricercatori, infatti, hanno evidenziato una diminuzione nella dimensione del pene a riposo negli ultimi 60 anni valutata attorno al 10 per cento. Un dato che emerge dalle analisi condotte su un campione di più di 2mila giovani, ragazzi di 18anni della provincia di Padova. Si è passati così dai 9,7 centimetri agli attuali 8,9.

E fin qui la notizia. Un altro elemento, che pare aver confuso le testate di mezzo paese, è legato invece alla rilevazioni sui ragazzi meno "dotati". Dei 2123, infatti, 52, ossia un numero ridottissimo del campione, presentano un pene di lunghezza non superiore ai 6 centimetri a riposo, e per questo definito "micropene". Di questi 52, il 30,7 per cento è obeso. Da qui, evidentemente, l'errata deduzione della stampa secondo cui l'obesità causa una riduzione peniena.

Volendo dar credito allo studio, lo stesso Carlo Foresta spiega che i risultati vanno interpretati come una possibile proiezione su una tendenza androgina: "un pene con qualche millimetro in meno non è un fatto preoccupante di per sé: il nostro non è un allarme sulla capacità sessuale dei giovani oggi. Quello che preoccupa è la proiezione nel tempo di questo fenomeno, che annuncia una tendenza all'androginia".

In realtà non vi è alcuna relazione scientifica tra obesità e dimensione dell'organo genitale maschile. In ambito endocrinologico, lo hanno spiegato gli stessi ricercatori, è ben noto che l'obesità possa influenzare in età adolescenziale la produzione di androgeni testicolari, ma questo non basta a segnare una relazione tra la condizione di obesità e la dimensione dell'organo.

Sebbene si tratti per alcuni obesi di una vera e propria preoccupazione, le evidenze della ricerca indicano esclusivamente che le mutate condizioni ambientali, le sostanze con cui entriamo in contatto e la reazione dell'organismo a questi cambiamenti segnalano novità che interessano le nuove generazioni e non specificamente gli obesi.

(fonte foto)

5 commenti:

  1. Si ma che ti aspetti dalla stampa, quando si parla di scienza sono sempre alla ricerca del titolo ad effetto.
    Romeo

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  2. Dover puntualizzare anche sulle ovvietà, un'altro "peso" per i sovrappeso.

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  3. Io comunque non ho capito cosa si vuole dimostrare con queste ricerche a parte la faccenda dell'obesità. In che modo un pene più piccolo mette in pericolo il mondo..? Romeo

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  4. E' il caso di dire.. che caxxate! Non ho avuto molti uomini grassi (e me ne pento) ma devo dire che quelli che ho avuto erano molto "ben messi". E con la pancia non si può simulare grandezza dove non ve n'è.
    Mi ero trattenuta dal commentare questo post... :D Ma dopo aver letto l'infamante accusa pure sull'amena poesiola che sappiamo, Ho pensato che una testimonianza potesse essere utile :P

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  5. @Layla
    è utilissima, essere presi in giro per questo è frequentissimo per i cicci :-/

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